Press release
curated by Antonello Tolve
With Eye Run – in slang meaning a wild roving eye or a tearing eye – Marco Maria Giuseppe Scifo proposes a trilogy of projects that transports the viewer inside a visual and communicative program, linked to a dialogue seeped in behavioral logic that arrives at the very roots of our everyday existence, bringing visions and versions of an debased reality to surface.
“From the silent, underwater world of Apnea, (Skindiving), to the emerging crystalline Iceberg, and further, in the reappropriation of the fragility of nature in Shoot Baby Shoot, the visual discourse fielded by Marco Maria Giuseppe Scifo does not build the artist up as a champion of justice, nor does he pose any aesthetic alternative to the estheticism currently projected into contemporary art, but provides a linguistic rhythm – a reflection sequenced in three distinct times – which comes to terms with the roots of physiological and physiographical, geological and geographical natural occurrences.”
The three works that make up Eye Run – Apnea, Iceberg and Shoot Baby Shoot – gradually evidence various stages of a work in progress, of raw materials in the studio that not only act as a projection and an externalization of an idea, but also function as a place of continual reflection; a metalinguistic exercise through which one lays the basis for any visual articulation.
A cura di Antonello Tolve
Con Eye Run – slang che indica un occhio selvaggio, un occhio che corre e che lacrima – Marco Maria Giuseppe Scifo propone una trilogia progettuale che trasporta il fruitore all’interno di un programma visivo e comunicativo, legato ad una dialogicità carica di sotterranee questioni di logica comportamentale che devitalizzano il luogo comune per lasciar trasparire visioni e versioni di un’attualità devastata da sputi e spot pubblicitari, da rumori e luccichii infetti e infettanti, da nevralgie e psicastenie che trasformano il corso naturale in decorso artificiale.
Con Eye Run – slang che indica un occhio selvaggio, un occhio che corre e che lacrima – Marco Maria Giuseppe Scifo propone una trilogia progettuale che trasporta il fruitore all’interno di un programma visivo e comunicativo, legato ad una dialogicità carica di sotterranee questioni di logica comportamentale che devitalizzano il luogo comune per lasciar trasparire visioni e versioni di un’attualità devastata da sputi e spot pubblicitari, da rumori e luccichii infetti e infettanti, da nevralgie e psicastenie che trasformano il corso naturale in decorso artificiale.
I tre lavori che compongono Eye Run – Apnea, Iceberg e Shoot Baby Shoot – evidenziano, via via, alcune tappe di un work in progress, di un materiale in corso di lavorazione che non solo si pone come proiezione e esteriorizzazione dell’idea ma anche luogo di continua riflessione, esercizio metalinguistico attraverso il quale porre le basi di ogni articolazione visiva.
solo show curated by Antonello Tolve
2010
Gallerie du Centre Culturel Français de Milan, Italy
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